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L’operazione Cashback è già un successo

27.01.2021

L'operazione Cashback è già un successo

27.01.2021

L'operazione Cashback è già un successo

Milioni di persone hanno partecipato al periodo sperimentale natalizio. A breve i primi rimborsi. E ora il piano prosegue su base semestrale. Le indicazioni di Argentea ai propri clienti retailer

 

È partito l’1 gennaio scorso il piano Cashback con cui il governo intende spingere all’uso della moneta elettronica. Un progetto che ha più di un obiettivo, tra cui la riduzione del fenomeno dell’evasione e il sostegno delle attività economiche colpite dalla pandemia Covid.

Il meccanismo dei rimborsi è automatico e a breve verranno accreditati i primi “cashback” sui conti correnti. Il test generale si è infatti chiuso con il periodo “sperimentale”, ovvero quello natalizio dall’8 al 31 dicembre, con l’iscrizione all’iniziativa di oltre 5,8 milioni di cittadini e l’attivazione di più di 9,8 milioni di strumenti di pagamento elettronici (di cui 7,6 milioni dall’app IO). Nello stesso periodo sono state elaborate dal sistema oltre 63 milioni di transazioni per un importo medio di 46 euro. I 48,5% del totale riguarda transazioni con valore inferiore ai 25 euro. A conti fatti, supera i 222,6 milioni di euro il valore complessivo dei rimborsi che il governo dovrà erogare ai 3,2 milioni di partecipanti che, sul totale dei cittadini iscritti, hanno effettuato il numero minimo delle 10 transazioni per avere diritto all’extra cashback di Natale. Il 3,1% dei casi otterrà il rimborso massimo di 150 euro, il 14,5% un importo incluso tra i 100 e i 149 euro, il 49,6% tra i 50 e i 99 euro e il 32,8% inferiore ai 50 euro. Dallo scorso 1 gennaio, invece, è attivo il piano Cashback: a differenza di quanto previsto durante il periodo sperimentale, la soglia minima per acquisire il diritto al rimborso è pari a 50 transazioni valide a semestre. Oltre a ciò, dall’1 gennaio si aggiunge anche la possibilità di ottenere il cosiddetto “Super Cashback” di 1.500 euro a semestre per i primi 100mila partecipanti che abbiano totalizzato il maggior numero di transazioni con carte e App di pagamento attivate nell’ambito dell’iniziativa.

I chiarimenti di Argentea ai propri clienti

Tutte le transazioni effettuate con il circuito Pagobancomat sono valide per il cashback, a prescindere dal dispositivo POS utilizzato. Le transazioni effettuate con carta di credito/debito internazionale invece richiedono che l’acquirer che le autorizza abbia aderito all’iniziativa.

• Se la transazione che il cliente non vede nella lista di quelle valide per il cashback è stata effettuata con il circuito Pagobancomat, dovreste chiedere alla vostra banca che ha autorizzato il pagamento, se ci sono stati dei problemi nell’invio dei flussi a PagoPA;

• Se invece la transazione è stata fatta con un circuito internazionale, dovreste verificare con la vostra banca se l’acquirer che è stato utilizzato per autorizzare quella transazione ha aderito all’iniziativa. Quindi è importante disporre dello scontrino relativo all’acquisto che non è risultato valido per il cashback.

I vostri terminali sono in grado di accettare i pagamenti con bancomat e carta di credito, sia chip che contactless (c-less), quindi l’eventuale mancato inserimento della transazione nella lista di quelle valide non è imputabile alla vostra infrastruttura tecnologica.

• Se la banca del cliente non ha ancora dotato il cliente di una carta PagoBancomat abilitata al circuito c-less, eventuali pagamenti risulteranno eseguibili solamente sul circuito di debito (solitamente Maestro o VPay); è quindi necessario che il titolare della carta abbia registrato anche la corrispondente carta di debito sulla App IO o che il pagamento venga eseguito passando la carta PagoBancomat a chip.

 

Link utili:

https://io.italia.it/metodi-pagamento/#cards 
per verificare, in base ai loghi presenti sulla carta, se essa è possibile abilitare il cashback

Domande frequenti sul cashback

 

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L’iniziativa Cashback si divide in tre opportunità

30.11.2020

L'iniziativa Cashback si divide in tre opportunità

30.11.2020

L'iniziativa Cashback si divide in tre opportunità

Un regalo di Natale per esercenti e clienti. Si può anche considerare così il progetto cashback voluto dal governo: da una parte l’intenzione è quella di incentivare i consumi, dall’altra si vuole “educare” all’utilizzo sistematico della moneta elettronica. Sono addirittura 3 le modalità ideate dagli esperti della Pubblica amministrazione e dell’Agenzia delle Entrate per aumentare il giro d’affari di negozianti e ristoratori: oltre al cashback “ordinario”, si attendono il super cashback e l’extra cashback.

Il primo ammonta a 300 euro all’anno nel 2021 ed è pari al 10% delle spese sostenute (fino ad almeno 3mila euro), il secondo è una sorta di rimborso speciale per i 100mila consumatori più attivi d’Italia (ovvero quelli che effettueranno il maggior numero di pagamenti cashless) e vale 3mila euro, mentre il terzo prevede un bonus fino a 150 euro per coloro che pagano con carta o bancomat per almeno 1500 euro. In quest’ultimo caso la misura dovrebbe partire in vista delle spese per i regali di Natale, quindi già quest’anno. A conti fatti, il cashback per ogni consumatore potrebbe arrivare a valere fino a 3450 euro nel loro primo anno di vita. Il primo rimborso arriverà dunque tra la fine del 2020 e febbraio 2021, poi a luglio per le spese del primo semestre e nel gennaio 2022 per quelle del secondo semestre.

Le regole per partecipare all’iniziativa sono semplici e immediate. Sarà necessario solo scaricare la App Io della Pubblica amministrazione (tramite credenziali Spid) e indicare il proprio numero di carta e l’Iban per l’accredito automatico dei ristori. Al momento sono esclusi gli acquisti online: quindi per aderire all’iniziativa lo shopping dovrà essere effettuato con carte e App nei negozi fisici. Per alcuni esercenti sarà anche più facile: in merito a quanto previsto dal cashback, i terminali forniti da Argentea rispettano lo standard nazionale CB2, pertanto non necessitano di essere aggiornati per consentire la gestione del rimborso.

 

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Riassunto delle proposte di riforma per un’economia cashless

30.10.2020

Riassunto delle proposte di riforma per un'economia cashless

30.10.2020

Riassunto delle proposte di riforma per un'economia cashless

La scorsa legge di bilancio attuata dal Governo italiano mostra una decisa spinta a favore della transizione verso l’economia senza contante, soprattutto nel canale fisico e anche per somme di piccola entità, con l’introduzione di misure fiscali attrattive sia per gli esercenti che per i consumatori. Sono gli stessi numeri dei pagamenti elettronici a suggerire questa direzione, dal momento che la modalità di transazione digitale cresce a un ritmo del 10% annuo, incontrando sempre più le abitudini degli italiani.

Abitudini che, peraltro, hanno riscontrato un’impennata naturale nel periodo del lockdown e che si sono confermate anche nei mesi successivi. Nell’elaborazione di nuove iniziative a favore dei pagamenti elettronici presso gli esercenti fisici, gli esperti hanno tenuto conto, fra gli altri elementi, di un paradosso tutto italiano: nonostante sul territorio nazionale si registrino circa 52.000 POS ogni milione di abitanti – una delle percentuali più alte al mondo – l’Italia risulta terzultima in Europa nel loro utilizzo. Dunque, i mezzi ci sono, ma serve renderne appetibile l’uso. Per incentivare gli acquisti tramite POS sono state promosse o sono in fase di approvazione alcune misure che, se da un lato chiedono un piccolo sforzo iniziale al consumatore, dall’altro garantiscono significativi rimborsi.

 

Riassumiamo di seguito le principali proposte di riforma per dare impulso all’economia cashless:

  • Cashback: la misura del valore di 3 miliardi di euro e già finanziata dal Decreto Legge di agosto per 1,75 mld entrerà ufficialmente in vigore dal 1° dicembre 2020. Prevede un rimborso del 10% sulle spese effettuate con pagamenti elettronici. La restituzione, che ipoteticamente partirà da giugno 2021 e sarà in moneta (non in crediti fiscali), osserverà le seguenti condizioni:
    • verrà effettuata su un massimale di 3.000 euro l’anno, 1.500 per semestre, con un recupero massimo annuale di 300 euro
    • sono esclusi i pagamenti da E-commerce
    • per accedervi dovranno essere compiute almeno 50 operazioni per semestre
    • per ottenere il cashback, sembra sarà necessario legare carta o App di pagamento e codice fiscale alla App IO.it, dove si specificherà l’Iban di destinazione
  • Supercashback: misura che premierà i 100mila italiani che avranno effettuato più operazioni cashless nello stesso periodo. La soglia dell’accredito sarà fissata a 3.000 euro annui e 1.500 per semestre. Vediamo le condizioni:
    • non ci sono limiti di spesa o limiti su settori merceologici ma una soglia di ingresso di almeno 100 transazioni in un anno
    • la misura potrà essere abbinata al rimborso tramite cashback, portando il contribuente che partecipa al piano cashless e che rientra nei 100mila superutilizzatori a ricevere un massimo di 3.300 euro
  • Lotteria degli scontrini: per questa iniziativa, la cui data di partenza è fissata per il 1° gennaio 2021, sono stati stanziati 50 milioni e previsti premi a estrazione fino a 5 milioni di euro. Le estrazioni avvengono sulla base dello scontrino emesso in negozi fisici e in modalità dematerializzata. Anche in questo caso, per favorire gli acquisti sul canale fisico, non risultano inclusi nell’iniziativa gli scontrini derivanti da transazioni E-commerce. Maggiori informazioni sulla lotteria nella newsletter del prossimo mese, non perdertela!

 

Delle ultime due misure che completano il ventaglio di iniziative a favore degli acquisti senza contanti abbiamo già parlato negli ultimi numeri, ma torniamo a ripeterle sinteticamente:

 

  • Limite al contante: dal 1° luglio 2020 il limite di pagamenti in contanti si è abbassato a 1999.99 euro; dal 1° gennaio 2022 scenderà ulteriormente a 999.99 euro.
    Bisogna aggiungere che è in una fase di discussione preliminare tra governo e operatori l’azzeramento delle commissioni sui pagamenti di piccola entità.
  • Credito d’imposta del 30% sulle commissioni: questa misura è riservata alle attività di impresa, arti o professioni che abbiano fatturato meno di 400.000 euro nella forma di un parziale rimborso sulle commissioni addebitate ai pagamenti effettuati con bancomat o carta.
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