27.11.2021
L'Italia si adegua finalmente all'Ue
27.11.2021
L'Italia si adegua finalmente all'Ue
Il governo ha recepito a inizio novembre la direttiva sui pagamenti digitali contro le frodi e le falsificazioni
“Attuazione della direttiva 2019/713/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 relativa alla lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti”. Tradotto dal “burocratese”, il comunicato del Consiglio dei ministri dello scorso 4 novembre, conferma che il governo ha finalmente recepito la direttiva con cui l’Unione europea chiedeva all’Italia di adeguarsi agli standard di controllo e trasparenza di molti altri Paesi partner.
Era una decisione molto attesa da tutte le realtà che operano nel mercato degli e-payments ma che è passata quasi inosservata perchè rientrava in uno dei tanti Cdm che si sono svolti quest’anno. Il 17 aprile 2019, Parlamento europeo e Consiglio dell’Ue deliberavo infatti che “le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti costituiscono una minaccia alla sicurezza in quanto rappresentano fonti di entrate per la criminalità organizzata e quindi rendono possibili altre attività criminali come il terrorismo, il traffico di droga e la tratta di esseri umani”.
Frodi e falsificazioni, come precisa l’Ue, “rappresentano inoltre un ostacolo al mercato unico digitale, intaccando la fiducia dei consumatori e causando una perdita economica diretta”.
Ancora più importante, l’Europa puntava il dito contro “lacune e differenze considerevoli nel diritto degli Stati membri in materia di frodi e falsificazioni di mezzi di pagamento” elettronici, la cui esistenza “può ostacolare la prevenzione, l’individuazione e il perseguimento di questi tipi di reato e di altre gravi forme di criminalità organizzata ad essi connesse e da essi facilitate, e rende più difficile la cooperazione di polizia e la cooperazione giudiziaria, e quindi meno efficaci, con conseguenze negative sul piano della sicurezza”.