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Cosa ti serve per accettare tutti i pagamenti possibili

20.10.2023

Cosa ti serve per accettare tutti i pagamenti possibili

20.10.2023

Cosa ti serve per accettare tutti i pagamenti possibili

In un mondo sempre più digitalizzato, i consumatori si aspettano un’esperienza di acquisto fluida e senza intoppi.

Un’esperienza che includa la possibilità di utilizzare il loro metodo di pagamento preferito. Per i retailer, accettare tutte le forme di pagamento disponibili rappresenta quindi un vantaggio competitivo significativo. Vediamo quindi cosa serve a un retailer per accettare tutte le forme di pagamento possibili.


Pagamenti digitali: POS e account commerciante

Il retailer deve innanzitutto munirsi di un sistema di pagamento elettronico, fondamentale per accettare carte di credito e di debito. Questo comprende un terminale POS (Point of Sale) che legge le informazioni della carta e trasmette i dati al fornitore del servizio di pagamento per l’approvazione. Alcuni sistemi POS avanzati possono anche accettare pagamenti contactless e mobile.

Il retailer che vuole essere in grado di offrire tutti i tipi di pagamento digitale deve dotarsi di un account commerciante, un tipo di conto bancario che consente alle aziende di accettare pagamenti con carta di credito o di debito. Questo account funge da intermediario tra il conto bancario dell’azienda e il sistema di pagamento elettronico, consentendo il trasferimento sicuro dei fondi.

Portafogli digitali, soluzioni di pagamento mobile e tramite QR Code

È necessaria, inoltre, l’integrazione con i portafogli digitali, come PayPal, diventati sempre più popolari tra i consumatori per la loro comodità e sicurezza. Per accettare pagamenti tramite portafogli digitali (o digital wallet), i retailer devono integrare il loro sistema di pagamento con la piattaforma del portafoglio digitale.

Con l’enorme diffusione dell’uso degli smartphone, poi, sempre più consumatori preferiscono utilizzare soluzioni di pagamento mobile. Queste includono app, come Apple Pay e Google Pay. L’accettazione di queste forme di pagamento richiede perciò l’integrazione con queste piattaforme. Oltre al pagamento mobile è bene premunirsi per i pagamenti tramite dispositivi indossabili: smart watch, braccialetti fitness e altri. Tutti questi device utilizzano la tecnologia NFC o RFID (Radio Frequency Identification) per comunicare con i terminali di pagamento.
Anche i pagamenti tramite QR Code stanno acquisendo una crescente popolarità. Per accettare questi pagamenti, i retailer devono avere un sistema che può generare e leggere i codici QR.

Adesione ai regolamenti sulla sicurezza dei pagamenti e criptovalute

Condizione essenziale per i retailer per poter offrire tutti i tipi di pagamenti digitali è aderire ai regolamenti sulla sicurezza dei pagamenti, come lo standard PCI DSS (Payment Card Industry Data Security Standard). Ciò aiuta a proteggere le informazioni sensibili dei clienti e a rafforzare la fiducia del consumatore.

Il retailer che vuole coprire tutte le possibili forme di pagamento può prendere in considerazione anche le criptovalute, come i Bitcoin. Anche se non sono ancora largamente adottate, queste stanno lentamente guadagnando terreno come forma di pagamento. Accettare criptovalute può richiedere l’integrazione con un processore di pagamento di criptovalute, come BitPay o CoinGate.

Le soluzioni all in one semplificano la vita al retailer

Accettare tutte le forme di pagamento disponibili può richiedere un investimento in termini di tempo, risorse e tecnologia. Tuttavia, la capacità di offrire ai clienti una vasta gamma di opzioni di pagamento può portare a un aumento delle vendite, a una maggiore soddisfazione del cliente e a un vantaggio competitivo nel mercato al dettaglio sempre più affollato.

Per facilitare il lavoro e al contempo ridurre la possibilità di errori e di rifiuti da parte dei fornitori di servizi di pagamento, i retailer possono adottare soluzioni software appositamente studiate che eliminano la necessità di utilizzare un POS per ogni servizio di pagamento e di inoltrare, in modo automatico, l’incasso alla banca che offre la maggiore convenienza. In questo modo, il punto cassa diventa un vero strumento di supporto alla gestione del business, in cui l’innovazione tecnologica è un elemento chiave della trasformazione.

Argentea - Cosa ti serve per accettare tutti i pagamenti possibili
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AMoneyPay, un unico POS che lavori con tutte le banche

09.10.2023

AMoneyPay, un unico POS che lavori con tutte le banche

09.10.2023

AMoneyPay, un unico POS che lavori con tutte le banche

Negli ultimi anni, l’evoluzione del settore bancario e delle tecnologie di pagamento ha fatto nascere una crescente domanda da parte dei commercianti di poter utilizzare diversi istituti bancari con un unico Point of Sale (POS) fisico. Questa esigenza ha origine da diversi fattori che influenzano il modo in cui i retailer gestiscono le transazioni finanziarie.

Innanzitutto, l’utilizzo di un unico POS fisico consente ai commercianti ed esercenti della ristorazione di semplificare le operazioni quotidiane. Invece di dover gestire diversi terminali di pagamento per ogni istituto bancario di appoggio, essi possono utilizzare un unico dispositivo che supporta diverse opzioni di pagamento. Questo riduce il carico di lavoro amministrativo e semplifica la gestione delle transazioni finanziarie.

POS unico multi-banca, vantaggi per esercenti e clienti

Un altro vantaggio dell’utilizzo di un unico POS fisico è la possibilità di accettare una vasta gamma di metodi di pagamento. Con la sempre maggiore diffusione delle carte di credito, dei pagamenti contactless e dei portafogli digitali (digital wallet), i commercianti devono essere in grado di accettare diversi tipi di pagamento per soddisfare le richieste dei loro clienti. Un POS fisico che supporta diverse opzioni di pagamento consente di offrire una migliore esperienza di acquisto ai clienti e, di conseguenza, contribuisce ad aumentare le opportunità di vendita e di business.

Senza dimenticare che l’utilizzo di un unico POS può contribuire a migliorare la sicurezza delle transazioni finanziarie. Alla comodità di poter indirizzare i pagamenti ricevuti verso la banca che offre le migliori condizioni si uniscono perciò le misure di sicurezza integrate nel POS fisico, come la crittografia dei dati e l’autenticazione a due fattori, per proteggere le informazioni sensibili dei clienti e prevenire frodi o violazioni della sicurezza.

Argentea propone AMoneyPay del sistema AMoney

A fare la differenza in questo senso è la soluzione modulare AMoney, di cui fa parte AMoneyPay. Il modulo si caratterizza proprio nel lasciare libera scelta dell’istituto bancario, a prescindere dall’infrastruttura hardware (POS). La soluzione Argentea permette infatti di attivare più profili bancari a cui instradare i pagamenti in base all’importo, la fascia oraria o il giorno della settimana.

AMoneyPay offre altre funzionalità estremamente utili per la gestione del negozio o del locale: monitora i flussi di pagamento tramite il portale web dedicato (AMoneyPortal); archivia in digitale lo scontrino e la firma del cliente (il che significa che non si conservano più gli scontrini cartacei); visualizza in tempo reale gli scontrini emessi, anche quelli dei buoni pasto.

La continuità operativa è assicurata attraverso la creazione di un “gemello digitale”, ossia una replica remota del sistema.

Come funziona AMoneyPay

AMoneyPay è in connessione diretta con il terminale POS e il gestionale di cassa, ragione per cui tutto il processo di vendita e di incasso necessita di soli 5 passaggi:

  1. la cassa invia al terminale POS l’importo dello scontrino;
  2. una volta inserita o avvicinata la carta (modalità contactless), il terminale POS si pone in contatto con il server AMoney;
  3. AMoney comunica quindi al terminale POS le impostazioni di pagamento da utilizzare;
  4. il terminale POS invia la richiesta di pagamento alla banca selezionata;
  5. infine, la banca invia la conferma della transazione.

In conclusione, l’esigenza degli esercenti di poter utilizzare diversi istituti bancari con un unico POS fisico è una risposta alle sfide e alle opportunità del mercato moderno. La soluzione AMoneyPay offre una maggiore flessibilità, semplifica le operazioni quotidiane, amplia le opzioni di pagamento e migliora la sicurezza delle transazioni finanziarie. Adottando questa soluzione si beneficia di una gestione più efficiente delle transazioni finanziarie e si può offrire una migliore customer experience.

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Perché adottare un registratore di cassa intelligente

03.10.2023

Perché adottare un registratore di cassa intelligente

03.10.2023

Perché adottare un registratore di cassa intelligente

Negli ultimi anni, con l’avanzamento della tecnologia, anche i sistemi di pagamento e di gestione delle vendite hanno subito notevoli cambiamenti. Uno dei dispositivi più innovativi che sta conquistando l’interesse di commercianti e di esercenti della ristorazione: è il registratore di cassa intelligente. Questo dispositivo combina le funzionalità di un tradizionale registratore di cassa con le potenzialità della tecnologia digitale, offrendo una serie di vantaggi che possono migliorare l’efficienza e la produttività di qualsiasi attività commerciale.

Un registratore di cassa intelligente è dotato di un software avanzato che consente di gestire una vasta gamma di funzioni, inclusi i pagamenti elettronici, la gestione delle scorte, l’elaborazione delle transazioni e la generazione di report dettagliati. Questo rende il processo di vendita e di riscossione più veloce, più accurato e completamente tracciabile.

Il registratore di cassa intelligente è facile da usare

Uno dei principali vantaggi di un registratore di cassa intelligente è la facilità di utilizzo. Grazie all’interfaccia intuitiva e user-friendly, i dipendenti possono imparare rapidamente come utilizzare il dispositivo, riducendo al minimo il tempo necessario per addestrare il personale. Inoltre, il software del registratore di cassa intelligente è in grado di memorizzare informazioni sulle vendite e sui clienti, consentendo di creare profili dettagliati che aiutano a migliorare la gestione delle relazioni con la clientela.

Un altro vantaggio significativo è la possibilità di accettare pagamenti elettronici. Con un registratore di cassa intelligente, i commercianti e gli esercenti della ristorazione possono offrire ai propri clienti la possibilità di pagare con carte di credito o debito, portando a un aumento delle vendite. Inoltre, il sistema di pagamento integrato riduce la necessità di gestire contanti, riducendo il rischio di errori o frodi.

Registratore di cassa intelligente, anche per gestire le scorte

I registratori di cassa intelligenti offrono inoltre una gestione delle scorte più efficiente. Il software integrato consente di monitorare costantemente le scorte di prodotti, generando automaticamente ordini quando si raggiunge un livello di riordino prefissato. Ciò riduce al minimo il rischio di esaurimento delle scorte o di accumulo di prodotti invenduti, migliorando la gestione finanziaria dell’attività commerciale.

Un’altra funzionalità importante dei registratori di cassa intelligenti è la possibilità di generare report dettagliati. Questi rapporti forniscono una panoramica completa delle vendite, dei pagamenti, delle scorte e delle tendenze di mercato, consentendo ai commercianti di prendere decisioni informate per migliorare le proprie operazioni. Inoltre, semplificano la gestione contabile e fiscale, riducendo la necessità di impegnare tempo ed energia nella raccolta e nell’elaborazione dei dati.

Sicurezza delle transazioni e immagine del marchio

I registratori di cassa intelligenti offrono un ulteriore livello di sicurezza per i commercianti. Grazie alla tracciabilità delle transazioni e alla gestione centralizzata dei dati, è possibile ridurre il rischio di frodi (interne ed esterne). Inoltre, la conformità alle normative fiscali e legali è semplificata, garantendo una maggiore tranquillità per i proprietari di attività commerciali.

L’adozione di un registratore di cassa intelligente può contribuire, inoltre, a migliorare l’immagine del proprio marchio. I clienti, infatti, oggi si aspettano un’esperienza di acquisto moderna e conveniente, e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia come un registratore di cassa intelligente può dimostrare l’attenzione di chi gestisce il negozio o il ristorante verso l’innovazione e la facilità d’uso. Questo può aumentare la fiducia dei clienti nel marchio e stimolare la fedeltà, portando a una maggiore soddisfazione e a un incremento delle vendite nel lungo periodo.

Una scelta oculata

In conclusione, l’adozione di un registratore di cassa intelligente può portare numerosi vantaggi per i commercianti e gli esercenti della ristorazione. La combinazione di funzionalità avanzate, facilità di utilizzo, gestione delle scorte efficiente, report dettagliati e sicurezza migliorata offre un’opportunità per ottimizzare le operazioni commerciali e migliorare l’esperienza dei clienti. Quindi, se si desidera restare competitivi nel mercato odierno, l’adozione di un registratore di cassa intelligente è sicuramente una scelta oculata che dà buoni frutti.

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Pos indipendente dalla banca: come separare autorizzazioni e tecnologia

22.09.2023

Pos indipendente dalla banca: come separare autorizzazioni e tecnologia

22.09.2023

Pos indipendente dalla banca: come separare autorizzazioni e tecnologia

Un tempo Pos era sinonimo di banca: i titolari di un’attività- anche nelle stagioni in cui non c’era l’obbligo di possederne uno- infatti erano soliti rivolgersi al proprio istituto finanziario di riferimento per introdurre nel business il terminale che consente di accettare pagamenti effettuati con carte di credito, debito, prepagate, ecc.

Successivamente, come noto, il Pos è diventato progressivamente obbligatorio per negozi, artigiani, professionisti, senza esenzioni di sorta, e gli esercenti hanno compreso che, a fronte di mancanza di alternative e della promessa di sanzioni in caso di violazioni (dallo scorso 30 giugno 2022, ndr), esistono anche delle opportunità connesse alla titolarità di questo strumento per offrire ai clienti il servizio che gli spetta grazie alla leva tecnologica.

Torniamo però al tema Pos e banca: c’è un rapporto di dipendenza tra questi due elementi?

Un approccio canonico al Pos

Il Pos, inteso come strumento hardware e software, può essere fornito da un istituto bancario o da una società terza ed è indubbio che una possibilità di scelta più ampia – e indipendente dall’attore bancario- abbia spinto gli stessi istituti nel tempo a migliorare la loro offerta, cercando di incidere sui costi di installazione, sulle commissioni, sui canoni mensili di noleggio, da sempre al centro dell’attenzione (e talora della critica) di professionisti ed esercenti.

L’innovazione ovviamente riguarda anche aspetti legati al design, al sistema operativo, e in generale a tutti quei servizi più evoluti -le fotocamere con incorporati i lettori QrCode e BarCode- che intercettano al meglio le esigenze dei clienti attuali, la cui digital literacy è incredibilmente ampia rispetto al passato.

Come detto, un tempo i clienti business si rivolgevano alla banca di riferimento per adottare un dispositivo, legato generalmente al conto bancario che avevano in precedenza o per l’occasione aperto presso il medesimo istituto. Ma oggi, considerato che la scelta del Pos deve assecondare anche esigenze di business più marcate e specifiche, sono in molti a preferire Pos che non hanno a che fare, a monte, con un soggetto bancario. In questo caso, il dispositivo, pur collegato al conto bancario, sarà indipendente dall’istituto e non soggetto ai vincoli contrattuali con lo stesso. Generalmente, i Pos senza banca sono identificati con i Pos mobili, dispositivi che, collegati ad un’applicazione installata su device digitali come il comune cellulare o tablet, consentono di accettare i pagamenti in mobilità, grazie a un collegamento via Bluetooth o con Sim integrata.

Pos e banca: una separazione possibile

Come noto, il funzionamento del Pos è legato al collegamento che il dispositivo effettua con la banca per abilitare la transazione dal conto corrente del cliente a quello dell’esercente, attraverso i circuiti di pagamento (es: Visa, Mastercard, PagoBancomat, Maestro).

Il Pos, come spiega anche il glossario di Banca d’Italia, è “collegato con il centro di elaborazione dei prestatori di servizi di pagamento che offrono il servizio, affinché il pagamento venga autorizzato e la relativa somma venga addebitata all’acquirente e accreditata sul conto del venditore”.

Ma allora il Pos è strettamente collegato alla banca d’appoggio o no, attraverso il vincolo dell’hardware? No, anche perché è del tutto legittimo essere titolari di più profili bancari e voler instradare gli incassi a un istituto di credito e non un altro.  In quest’ottica l’innovazione può venire in soccorso con strumenti software che consentono di attivare più profili bancari a cui indirizzare i pagamenti. Sarà il terminale Pos a inviare la richiesta di pagamento alla banca selezionata dopo aver ricevuto indicazioni dal server del servizio le impostazioni da utilizzare.

Il tema non sono le autorizzazioni, un processo cruciale di background, semmai l’unificazione dell’esperienza di pagamento: non servono più canali, e quindi più Pos, per far confluire le transazioni dove si desiderano, serve semmai la giusta tecnologia per separare hardware e autorizzazioni.

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Come ridurre i costi di gestione POS senza rinunciare alla qualità

18.09.2023

Costi gestione POS: come ridurre le spese

18.09.2023

Costi gestione POS: come ridurre le spese

Negli ultimi anni, le imprese di tutti i settori, soprattutto i piccoli commercianti, si sono trovate a dover affrontare una sfida comune: come ridurre i costi di gestione senza compromettere la qualità dei pagamenti elettronici offerti attraverso il Point of Sale (POS), il dispositivo fisico che consente di effettuare transazioni sicure nei negozi.

Ridurre i costi di gestione del POS è possibile attraverso l’implementazione di soluzioni innovative e strategie intelligenti. La ricerca della soluzione più adatta, la manutenzione preventiva, il monitoraggio delle transazioni, l’integrazione con soluzioni di pagamento innovative e la formazione del personale sono solo alcune di quelle che le imprese possono adottare per massimizzare i profitti e migliorare l’efficienza operativa.

POS, il risparmio inizia dall’acquisto

Esistono diverse opzioni sul mercato per i sistemi POS, con caratteristiche e costi variabili. Effettuare una ricerca accurata e valutare le diverse soluzioni disponibili può aiutare a trovare quella più adatta alle esigenze specifiche del proprio negozio, riducendo i costi senza compromettere la qualità dei pagamenti elettronici. Le soluzioni basate su cloud, ad esempio, in alcuni casi risultano più convenienti rispetto a un sistema POS tradizionale. Bisogna considerare le funzionalità necessarie per il proprio business, evitando di investire in caratteristiche superflue che potrebbero aumentare i costi.

Una volta acquistato il POS, effettuare una regolare manutenzione preventiva e mantenerlo aggiornato con le ultime versioni del software può contribuire a ridurre i costi a lungo termine. Gli aggiornamenti possono migliorare la sicurezza e l’efficienza del sistema, evitando problemi futuri e riducendo i costi di assistenza tecnica. Alcuni fornitori di POS offrono servizi di assistenza remota, che possono essere più economici rispetto a interventi tecnici in loco.

Prima di sottoscrivere un contratto di servizio per il POS, è consigliabile negoziare le condizioni con il fornitore: la possibilità di ottenere sconti sui costi di manutenzione, tariffe di assistenza ridotte o pacchetti di servizi personalizzati in base alle esigenze specifiche del proprio business.

POS, ridurre i costi prevenendo le frodi

Implementare sistemi di monitoraggio avanzati per identificare e prevenire frodi e transazioni non autorizzate può sicuramente ridurre i costi associati a tali incidenti. Il POS, difatti, è in grado di verificare l’autenticità delle carte di pagamento attraverso la lettura del chip o della banda magnetica. I nuovi modelli possono accettare pagamenti contactless, che richiedono un’interazione fisica minima tra la carta e il dispositivo, riducendo il rischio di clonazione o di frodi basate su skimming dei dati delle carte. Inoltre, il monitoraggio delle vendite può permettere di individuare prodotti a bassa rotazione che possono essere eliminati dallo stock, riducendo i costi di acquisto e di stoccaggio.

Esplorare nuove soluzioni, come i digital wallet, ad esempio, può condurre a un’esperienza di pagamento più rapida ed efficiente, riducendo i costi di gestione del POS. Queste soluzioni tendono anche semplificare la contabilità e l’elaborazione delle transazioni, migliorando l’efficienza operativa complessiva dell’esercizio.

Più efficienza con l’integrazione dei sistemi aziendali e personale addestrato

L’integrazione del POS con altri sistemi aziendali, come la contabilità, l’inventario o il CRM, può semplificare la gestione e ridurre i costi operativi. L’automazione dei processi di back-office riduce il tempo e gli sforzi richiesti per le operazioni quotidiane

Inoltre, investire nella formazione del personale sul corretto utilizzo del POS e sulle procedure operative può ridurre gli errori umani e gli incidenti nel retail. Un personale ben addestrato sarà in grado di sfruttare appieno le funzionalità del POS, riducendo i tempi di transazione e migliorando l’efficienza complessiva.

Infine, è consigliabile effettuare una valutazione periodica dei costi associati alla gestione del POS e valutare se ci siano nuove opportunità di risparmio. Fra queste, la negoziazione di tariffe più convenienti con i fornitori, l’identificazione di servizi non necessari, fino alla ricerca di alternative più convenienti sul mercato.

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Perché è tempo di un Pos unico per tutti i buoni pasto

30.08.2023

Perché è tempo di un Pos unico per tutti i buoni pasto

30.08.2023

Perché è tempo di un Pos unico per tutti i buoni pasto

Per milioni di lavoratori, sia nel settore pubblico che privato, i buoni pasto fanno parte della routine quotidiana e rappresentano un benefit aziendale che semplifica la gestione della pausa pranzo.

Secondo i dati di Anseb, l’Associazione Nazionale Società Emettitrici di Buoni Pasto, attualmente in Italia “oltre il 40% dei lavoratori che pranzano fuori casa per motivi attinenti all’attività lavorativa usufruiscono del buono pasto quale titolo di legittimazione: le statistiche parlano di 2,6 milioni di lavoratori circa, suddivisi tra settore privato (1,7 milioni) e pubblico (900.000)”.

Sullo sviluppo di questi strumenti hanno inciso, come sottolinea l’Associazione, i vantaggi connessi all’eliminazione dei costi per allestire servizi mensa interni alle aziende, in particolare quelle medie e piccole, e i benefici fiscali che garantiscono l’esenzione dall’imposta sul reddito e dagli oneri contributivi fino a un ammontare giornaliero stabilito rispettivamente per i formati cartaceo ed elettronico.

I lavoratori negli esercizi convenzionati esercitano quindi il loro diritto a utilizzare i buoni pasto, mentre i titolari delle attività che li accettano possono successivamente ottenere dalle società che li emettono il corrispettivo che gli spetta.

Pos buoni pasto: uno per tutti

Nel tempo, grazie alle evoluzioni normative, alcune dinamiche connesse all’accettazione dei buoni pasto sono state semplificate, sia in termini di cumulabilità, inteso come utilizzo di più ticket in una stessa occasione, che di ampliamento delle tipologie di esercizi commerciali che li accettano.

Ma c’è voluto ancora più tempo per raggiungere un obiettivo auspicato da tutto il comparto: solo nel 2020, infatti, grazie alla trasformazione in legge del Decreto Semplificazioni, è stato stabilito che a prescindere dalla società emettitrice, i pubblici esercizi devono essere abilitati a leggere i buoni pasto elettronici su un medesimo dispositivo Pos.

I dipendenti e i titolari degli esercizi convenzionati si districano tra più apparecchi POS oltre a  dover sostenere un maggior numero di spese per installazioni, commissioni, noleggio dei diversi lettori.

La possibilità di accettare i buoni pasto di diversi emettitori con lo stesso Pos rappresenta un ulteriore tassello da aggiungere al quadro dei vantaggi complessivi del buono pasto elettronico, che gode di una maggior esenzione fiscale rispetto a quello cartaceo (8 euro vs 4 euro).

Accettare un buono pasto elettronico equivale ad accettare un pagamento elettronico, posto anche che non è possibile in alcun caso convertire il valore facciale del buono in versamento di denaro.

Ma è possibile nella realtà o è solo previsto a livello teorico nel “Decreto Semplificazioni”?

Come scegliere il provider del Pos buoni pasto

Ancora una volta, la semplificazione porta con sé delle scelte che gli esercenti devono compiere per cogliere le opportunità e tradurle in vantaggio ma anche in servizio per i clienti.

Come detto, dal punto di vista tecnologico, non servono più Pos per leggere i ticket dei singoli emettitori e al tempo stesso non serve un Pos specifico per i buoni pasto rispetto ad altri pagamenti che i clienti effettuano normalmente. Tuttavia, è chiaro che sarà un provider a occuparsi dell’abilitazione tecnica della funzionalità di accettazione dei buoni pasto sul Pos.

La scelta del Provider tecnologico è il primo step per accettare via Pos i buoni pasto in modalità elettronica (quindi sotto forma di card) o digitale (via app direttamente dal dispositivo mobile). La platea degli emettitori che l’esercente accetta può aumentare con il tempo, in caso di stipula di nuovi accordi, ma non ci saranno bisogno di aggiungere alcun hardware, proprio in virtù dell’unificazione dell’esperienza di accettazione.

Come in altri casi, è necessario fornire al cliente un’experience semplice, fluida, proprio come quella di un pagamento canonico, consentendo quindi l’accettazione del buono pasto alla cassa, come da canone, ma anche al tavolo o in mobilità.

E monitorare le transazioni anche in background per leggere i dati e capire sempre meglio come potenziare i servizi accessori.

Argentea ha realizzato la propria soluzione di accettazione del buono pasto elettronico che ha ampiamente diffuso nelle catene della GDO e con il suo modulo AMoneyPosUnico ha l’ambizione di raggiungere i ristoratori e tutti quei pubblici esercizi che nel mercato Retail oggi soffrono l’impossibilità di avere quel diritto che il “Decreto Semplificazioni” ha sancito come legale e necessario per i Retailer.

Insieme al partner Posange, Argentea vuole quindi dare il proprio contributo per portare queste semplificazioni ad ogni Retailer: vai al sito e ordina il tuo Pos Unico  

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AMoneySplit, il conto al ristorante non è più un problema

10.08.2023

AMoneySplit, il conto al ristorante non è più un problema

10.08.2023

AMoneySplit, il conto al ristorante non è più un problema

“Cameriere, il conto!”. Dopo una bella serata al ristorante, arriva sempre questo momento e quando si è in più persone può essere l’occasione per sfoggiare i sentimenti più diversi: collaborazione, generosità, gratitudine. Occorre però essere tutti d’accordo. La prima regola, per i commensali, è quella di essere chiari e trasparenti fin dall’inizio: prima di ordinare, è importante stabilire come verranno suddivisi i costi. Questo eviterà malintesi e discussioni in seguito. Inoltre, eviterà inutili perdite di tempo al personale del locale, soprattutto ora che la maggior parte delle persone preferisce i pagamenti elettronici al contante.

L’avanzata dei pagamenti digitali

I pagamenti digitali nel settore della ristorazione sono in netta crescita: nel 2023 le transazioni sono aumentate del 44,4% rispetto all’anno precedente. Il valore dello scontrino medio cashless in Italia è 23,4 euro. Lo rivelano i dati dell’Osservatorio Caffè e Ristoranti Cashless 2023 di SumUp. Il 93% degli italiani dispone di uno strumento di pagamento digitale (carta, mobile, digital wallet, ecc.) e sono sempre di più coloro che ne fanno un uso regolare. Le carte di pagamento sono diffuse anche tra i turisti stranieri, primi fra tutti statunitensi, britannici e irlandesi. Otto transazioni su 10, infine, nel settore bar e ristorazione, avvengono in modalità contactless, un processo più rapido rispetto al pagamento con chip o PIN. In questo modo, il personale ha più tempo da dedicare ai clienti e inoltre, i terminali di pagamento possono essere configurati in modo da aggiungere anche le mance.

Davanti a un processo di trasformazione inevitabile, molti esercenti hanno deciso di utilizzare tutte le potenzialità offerte dagli strumenti di pagamento digitale: così, le pay-tech offrono, accanto ai tradizionali POS, soluzioni innovative, alcune delle quali sono tarate specificamente sulle esigenze degli esercizi di ristorazione.

Conto unico o conti separati? Argentea mette tutti d’accordo con AMoneySplit

Che si opti per il conto unico, saldato con una sola transazione, o per conti separati, suddivisi fra i vari commensali, Argentea ha la soluzione giusta: si chiama AMoneySplit.

Si tratta di un modulo della suite AMoney, il sistema che permette di gestire tutti i pagamenti, anche da remoto. AMoneySplit riesce a soddisfare tutte le possibili soluzioni richieste dai clienti, grazie a tre opzioni di pagamento:

  1. All – conto unico;
  2. Split – conto diviso equamente tra i commensali;
  3. Select – conti separati.

Quali sono i vantaggi di AMoneySplit? Si possono riassumere in poche parole: semplicità, velocità e sicurezza delle transazioni. Il modulo di Argentea, infatti, consente di:

  • chiudere più tavoli con la stessa transazione;
  • prevedere l’emissione di uno scontrino per ciascuna spesa;
  • accettare modalità diverse di pagamento per lo stesso tavolo;
  • ridurre l’uso del contante, contribuendo così a evitare errori nei conteggi.

Come funziona il sistema AMoneySplit

AMoneySplit è costituito da due componenti, una software e uno hardware. L’elemento principale di questo modulo Argentea è un terminale POS CB2 Contactless – dotato di un ampio schermo touch – sul quale è installato il software proprietario. Il terminale remoto rende semplici tutte le operazioni ad appannaggio del cliente, anche se svolte in autonomia.

Una delle comodità di AMoneySplit a vantaggio degli esercenti, infatti, è quella di semplificare la gestione del conto direttamente al tavolo. Tutto avviene in tre soli passaggi:

  • il personale di sala prepara il conto in cassa e lo invia al terminale mobile AMoneySplit;
  • al tavolo, il cliente può decidere la modalità di pagamento fra le tre disponibili (All, Split, o Select);
  • AMoneySplit definisce i pagamenti necessari per chiudere il conto ed emette uno scontrino per ciascuna transazione.

Pagare, e riscuotere, il conto al ristorante o al bar diventa quindi semplice, veloce e senza controversie, aggiungendo AMoneySplit alla suite AMoney.

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AMoney BP e AMoney BPE, la gestione dei buoni pasto firmata Argentea

03.08.2023

AMoney BP e AMoney BPE, la gestione dei buoni pasto firmata Argentea

03.08.2023

AMoney BP e AMoney BPE, la gestione dei buoni pasto firmata Argentea

I buoni pasto elettronici sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni in Italia, grazie alla loro praticità e alla possibilità di essere utilizzati in molti punti di ristoro. Ma cosa sono esattamente? Sono a tutti gli effetti una forma di pagamento elettronico, che permette ai lavoratori di acquistare pasti presso locali convenzionati. Al contrario dei tradizionali buoni pasto cartacei, i buoni pasto elettronici possono essere utilizzati in modo più flessibile e assicurano una maggiore sicurezza. Attualmente, in Italia oltre il 40% dei lavoratori che pranza fuori casa per motivi attinenti all’attività lavorativa usufruisce del buono pasto: le statistiche parlano di circa 2,6 milioni di lavoratori. Gli esercizi convenzionati con i buoni pasto sono circa 170mila; nella quasi totalità si tratta di piccole e medie imprese.

 

Buoni pasto elettronici, un mercato da 3 miliardi

Secondo i dati di Ensab, l’associazione che rappresenta le principali società emittenti di buoni pasto elettronici in Italia (FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Confcommercio), il mercato dei buoni pasto elettronici ha raggiunto in Italia un valore di 3 miliardi di euro.

A contribuire a questo successo sono senz’altro i benefici fiscali, che garantiscono l’esenzione dall’imposta sul reddito e dagli oneri contributivi fino a un ammontare giornaliero di 4 euro per il formato cartaceo e di 8 euro per i buoni pasto in forma elettronica.

I buoni pasto elettronici rappresentano una forma di incentivo per i dipendenti, ma a guadagnarci sono anche le aziende, che adottando questi strumenti possono beneficiare di un risparmio fiscale: i buoni pasto, infatti, sono esenti da tasse e contributi. I buoni pasto elettronici, poi, rappresentano un’alternativa concreta al pagamento in contanti, riducendo il rischio di frodi e semplificando la gestione delle spese aziendali.

Buoni pasto cartacei, la soluzione AMoney

Accettare i buoni pasto significa aumentare la propria clientela, ma potrebbe comportare anche un aumento del lavoro amministrativo. Argentea, società attiva dal 1985 nell’ambito dei pagamenti digitali e gestore di terminali certificato Bancomat, ha ideato la soluzione modulare AMoney per tutte le problematiche legate al retail. All’interno della suite, i moduli BP e BPE sono studiati appositamente per risolvere le complessità legate al mondo dei buoni pasto, cartacei ed elettronici. 

AMoneyBP

AMoneyBP è la soluzione di Argentea per la gestione dei buoni pasto cartacei che libera l’esercente dalla complessa gestione che prevede di conservarli e inviarli per poter ricevere il pagamento dall’emettitore. Il buono pasto dematerializzato è più sicuro, verificabile e rintracciabile in qualsiasi punto del processo.

AMoneyBP:

  • verifica il buono letto dallo scanner (azzerando i rischi di accettare buoni non validi);
  • dematerializza il buono pasto cartaceo direttamente in cassa;
  • si collega alle piattaforme dei principali emettitori
  • richiede un solo dispositivo per elaborare tutti i buoni pasto
  • offre un report costante online sui buoni pasto già accettati
  • certifica i dati delle transazioni e predispone sia la pre-fattura, sia la fattura verso l’emettitore.

AMoneyBPE

Abbiamo già detto che i buoni pasto elettronici sono una soluzione fiscalmente più vantaggiosa per le aziende. Ai retailer, però, esigono una gestione non lineare di tutto il processo, a partire dal punto cassa. AMoneyBPE è la soluzione che semplifica e rende più sicura la gestione dei buoni pasto elettronici:

  • legge la card del buono pasto direttamente con il dispositivo POS
  • collega la transazione di cassa con il sistema di pagamento (senza dover inserire gli importi manualmente)
  • permette di accettare i buoni pasto elettronici su tutte le casse del punto, ai tavoli o in mobilità
  • si integra con i più diffusi software dei registratori di cassa
  • visualizza tutte le transazioni con buoni pasto su uno stesso portale (AMoneyPortal), indipendentemente dagli emettitori
  • supporta anche la modalità di pagamento con codice OTP.

In conclusione, se i buoni pasto sono un vantaggio per le aziende e un benefit per i dipendenti che li utilizzano, non devono costituire un onere aggiuntivo per l’esercente.
Le soluzioni AMoneyBP e AMoneyBPE di Argentea assolvono perfettamente al compito di rendere la gestione dei buoni pasto semplice, veloce e sicura.

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Come è fatto il pos ideale per ristoranti nel 2023

01.08.2023

Come è fatto il pos ideale per ristoranti nel 2023

01.08.2023

Come è fatto il pos ideale per ristoranti nel 2023

Nell’immaginario dei consumatori, il Pos è lo strumento che ci attende alla cassa e che ci viene generalmente porto dal titolare o dal professionista presente al momento del pagamento e con cui il cliente interagisce limitatamente, tanto più nell’era contactless.

Non sempre, infatti, si ordinano piatti che hanno lo stesso costo e in tal caso separare i conti è una forma di rispetto e cortesia, anche se al tavolo ci sono solo due persone.

In altri casi, quando si è in tanti, parcellizzare il conto per differenze minime può rivelarsi eccessivo o poco elegante e si procede a una divisione “alla romana” che però può scontrarsi con un aspetto piuttosto rilevante: le diverse modalità con cui i singoli clienti scelgono di pagare. In un tempo ormai lontano, si procedeva infatti ad accumulare la somma totale, attraverso scambi di contante e piccoli equilibrismi, basati sulla fiducia comune e sulla promessa, al massimo, di restituire a stretto giro di posta qualche piccola differenza.

Ma parliamo del “mondo di prima”.

Il tema della gestione dei conti separati si innesta fortemente sulla grande evoluzione delle abitudini di pagamento che hanno portato milioni di persone, anche in un paese tradizionalmente legato al contante come l’Italia, a fare a meno del cash. Grazie anche all’accelerazione prodotta dal triennio pandemico, sempre più italiani scelgono di pagare senza mettere mano al portafoglio, utilizzando la carta di credito, di debito o prepagata per effettuare anche un comodo tap and go oppure affidandosi alle numerose applicazioni mobili per i pagamenti digitali, embeddate sui su dispositivi come smartphone e smartwatch.

Conti separati al ristorante significa experience migliore

Come confermano i dati, non solo i pagamenti cashless nella ristorazione incontrano sempre di più il favore del pubblico, ma si traducono anche in un maggior volume di spesa: secondo i dati dell’Osservatorio caffè e ristoranti 2022, i pagamenti in modalità contactless e comunque cashless hanno presentato un transato medio in crescita del 101% rispetto al 2021 e del 63% rispetto al 2019. Se i clienti hanno abbracciato con convinzione le nuove modalità di pagamento, per i gestori di bar e ristorante la sfida è offrire un servizio all’altezza delle nuove aspettative perché, nel mondo reale o virtuale, il pagamento rientra a pieno titolo nella customer experience complessiva, quell’insieme di dinamiche che, nel migliore dei casi, crea fedeltà e spinge la persona a tornare più volte in un arco di un tempo medio-lungo.

Chi si oppone alla richiesta dei clienti di ottenere conti separati, commette un grave errore di forma e di metodo e rischia di penalizzare la brand reputation del locale: a nessuno interessa perdere tempo, tanto più se il motivo è una scarsa digital confidence.

Tuttavia, se il problema dal punto di vista ideale non esiste – è giusto e doveroso concedere ai clienti di poter pagare separatamente in contanti o in digitale – all’atto pratico qualche valutazione va fatta per evitare che l’elaborazione di molteplici conti si trasformi in un momento critico soprattutto quando coincidono più situazioni avverse (locale troppo pieno nello stesso tempo, lentezza nell’emissione di fatture o scontrini a causa di connessione poco performante, errori del personale nella registrazione di ordinazioni che alterano il totale, ecc).

Gestione dei conti separati: cosa ti serve

Come in altri ambiti, la soluzione passa dalla tecnologia, dall’innovazione e dalle giuste scelte in ambito hardware e software.

Quali sono le caratteristiche irrinunciabili di un tool da utilizzare per gestire i conti in maniera fluida, snella e veloce? Un aspetto fondamentale è l’accettazione di diverse modalità di pagamento per lo stesso tavolo, per non far sentire nessuno a disagio o in difficoltà rispetto al metodo scelto.

Le opzioni di pagamento devono rispecchiare le casistiche reali (conto unico, conto equamente diviso, conti separati) e mettere a disposizione del cliente lo scontrino per ciascuna spesa.

Ma ancora più rilevante è la centralità del cliente nel processo di split payment: costui infatti deve restare al centro dell’esperienza proprio come in tutte le fasi del customer journey nel ristorante e non diventare subalterno alle possibilità tecnologiche o alle prassi del gestore.

Un tool che vuole fare la differenza deve quindi consentire al cliente/ai clienti di decidere le modalità di pagamento e di gestire al tavolo tutti i processi, senza inutili lungaggini alla cassa, luogo spesso scomodo e logisticamente di passaggio tra chi viene e chi va: il conto può essere preparato in cassa ma grazie al terminale mobile si possono evitare confusioni, sovrapposizioni, e code lunghe che risultano noiose dopo una serata piacevole.

Se la centralità del cliente è l’aspetto da non trascurare, la scelta di un modulo per i pagamenti deve fare la differenza anche per il personale: più la tecnologia è semplice, più gli utenti possono usarla da soli, con le stesse logiche intuitive e touch dei device di casa, più i dipendenti potranno mettere impiegare le loro energie per attività meno routinarie e a più alto valore aggiunto, generando quindi vantaggi tangibili per tutta l’organizzazione.

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Come semplificare la gestione dei conti separati nel tuo ristorante

24.07.2023

Come semplificare la gestione dei conti separati nel tuo ristorante

24.07.2023

Come semplificare la gestione dei conti separati nel tuo ristorante

Ormai è prassi consolidata, non solo tra gruppi di amici e comitive ma anche tra coppie di partner o colleghi: parliamo del conto separato al ristorante, una richiesta trasversale che risponde a diverse logiche.

Non sempre, infatti, si ordinano piatti che hanno lo stesso costo e in tal caso separare i conti è una forma di rispetto e cortesia, anche se al tavolo ci sono solo due persone.

In altri casi, quando si è in tanti, parcellizzare il conto per differenze minime può rivelarsi eccessivo o poco elegante e si procede a una divisione “alla romana” che però può scontrarsi con un aspetto piuttosto rilevante: le diverse modalità con cui i singoli clienti scelgono di pagare. In un tempo ormai lontano, si procedeva infatti ad accumulare la somma totale, attraverso scambi di contante e piccoli equilibrismi, basati sulla fiducia comune e sulla promessa, al massimo, di restituire a stretto giro di posta qualche piccola differenza.

Ma parliamo del “mondo di prima”.

Il tema della gestione dei conti separati si innesta fortemente sulla grande evoluzione delle abitudini di pagamento che hanno portato milioni di persone, anche in un paese tradizionalmente legato al contante come l’Italia, a fare a meno del cash. Grazie anche all’accelerazione prodotta dal triennio pandemico, sempre più italiani scelgono di pagare senza mettere mano al portafoglio, utilizzando la carta di credito, di debito o prepagata per effettuare anche un comodo tap and go oppure affidandosi alle numerose applicazioni mobili per i pagamenti digitali, embeddate sui su dispositivi come smartphone e smartwatch.

Conti separati al ristorante significa experience migliore

Come confermano i dati, non solo i pagamenti cashless nella ristorazione incontrano sempre di più il favore del pubblico, ma si traducono anche in un maggior volume di spesa: secondo i dati dell’Osservatorio caffè e ristoranti 2022, i pagamenti in modalità contactless e comunque cashless hanno presentato un transato medio in crescita del 101% rispetto al 2021 e del 63% rispetto al 2019. Se i clienti hanno abbracciato con convinzione le nuove modalità di pagamento, per i gestori di bar e ristorante la sfida è offrire un servizio all’altezza delle nuove aspettative perché, nel mondo reale o virtuale, il pagamento rientra a pieno titolo nella customer experience complessiva, quell’insieme di dinamiche che, nel migliore dei casi, crea fedeltà e spinge la persona a tornare più volte in un arco di un tempo medio-lungo.

Chi si oppone alla richiesta dei clienti di ottenere conti separati, commette un grave errore di forma e di metodo e rischia di penalizzare la brand reputation del locale: a nessuno interessa perdere tempo, tanto più se il motivo è una scarsa digital confidence.

Tuttavia, se il problema dal punto di vista ideale non esiste – è giusto e doveroso concedere ai clienti di poter pagare separatamente in contanti o in digitale- all’atto pratico qualche valutazione va fatta per evitare che l’elaborazione di molteplici conti si trasformi in un momento critico soprattutto quando coincidono più situazioni avverse (locale troppo pieno nello stesso tempo, lentezza nell’emissione di fatture o scontrini a causa di connessione poco performante, errori del personale nella registrazione di ordinazioni che alterano il totale, ecc).

Gestione dei conti separati: cosa ti serve

Come in altri ambiti, la soluzione passa dalla tecnologia, dall’innovazione e dalle giuste scelte in ambito hardware e software.

Quali sono le caratteristiche irrinunciabili di un tool da utilizzare per gestire i conti in maniera fluida, snella e veloce? Un aspetto fondamentale è l’accettazione di diverse modalità di pagamento per lo stesso tavolo, per non far sentire nessuno a disagio o in difficoltà rispetto al metodo scelto.

Le opzioni di pagamento devono rispecchiare le casistiche reali (conto unico, conto equamente diviso, conti separati) e mettere a disposizione del cliente lo scontrino per ciascuna spesa.

Ma ancora più rilevante è la centralità del cliente nel processo di split payment: costui infatti deve restare al centro dell’esperienza proprio come in tutte le fasi del customer journey nel ristorante e non diventare subalterno alle possibilità tecnologiche o alle prassi del gestore.

Un tool che vuole fare la differenza deve quindi consentire al cliente/ai clienti di decidere le modalità di pagamento e di gestire al tavolo tutti i processi, senza inutili lungaggini alla cassa, luogo spesso scomodo e logisticamente di passaggio tra chi viene e chi va: il conto può essere preparato in cassa ma grazie al terminale mobile si possono evitare confusioni, sovrapposizioni, e code lunghe che risultano noiose dopo una serata piacevole.

Se la centralità del cliente è l’aspetto da non trascurare, la scelta di un modulo per i pagamenti deve fare la differenza anche per il personale: più la tecnologia è semplice, più gli utenti possono usarla da soli, con le stesse logiche intuitive e touch dei device di casa, più i dipendenti potranno mettere impiegare le loro energie per attività meno routinarie e a più alto valore aggiunto, generando quindi vantaggi tangibili per tutta l’organizzazione.

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