Per milioni di consumatori, la carta fedeltà è un mezzo per ottenere vantaggi, ma anche per testimoniare una più forte predilizione verso un brand o un’attività di retail.
Sconti, premi, coupon sono ambiti in tutti i settori commerciali, ecco perché la carta fedeltà è ancora oggi una leva di marketing molto forte. Ma le potenzialità di questo strumento non finiscono nella fidelizzazione per ottenere benefit.
I programmi di loyalty possono infatti intercettare le trasformazioni che interessano l’ecosistema dei pagamenti.
In che modo? Diventando veri e propri tool per effettuare transazioni e quindi uno strumento per una customer experience più semplice, personalizzata e conveniente nella fase di check-out.
A consentire questa trasformazione è ancora una volta lo smartphone, sempre più un portafoglio digitale che custodisce dati di ogni tipo, compresi quelli relativi alle carte fedeltà. Anche queste ultime, infatti, sono sempre più digitali e possono anche essere archiviate tutte in una stessa applicazione: un ottimo metodo per averle sempre con sé e non smarrirle.
L’integrazione tra programmi di fidelizzazione e pagamenti non è un tema nuovo in sé. Basti pensare che un decennio fa aveva fatto notizia il volume delle transazioni via mobile app di un importante brand statunitense del settore horeca. Per molti clienti, in store, l’intero ciclo di pagamento avveniva attraverso l’applicazione del marchio. Gli importi venivano dedotti dal conto collegato alla card utente, presente in versione digitale all’interno dell’applicazione.
Questa evoluzione in termini di integrazione è stato promosso negli scorsi anni anche da chi, in prima battuta, ha lanciato applicazioni per consentire ai consumatori di virtualizzare le proprie carte fedeltà. In tal caso l’utente otteneva dal servizio una carta di credito virtuale ricaricabile via bonifico e automatizzata con soglie predefinite ai fini della spesa.
Un esempio piuttosto lampante dell’importanza di dotare i clienti di soluzioni evolute a portata di smartphone.
Sbloccare il potenziale tecnologico delle carte fedeltà, sganciandole da funzioni classiche ma limitate, è vantaggioso sia per i merchant che per gli utenti.
Tra i buoni motivi per scommettere sull’integrazione, procedure di pagamento più rapide e snelle, maggiore fidelizzazione del consumer, aumento delle vendite.
Ma come pagare con la carta fedeltà? (H2)
Pagare con la carta fedeltà è possibile grazie a soluzioni come AMoneySmart di Argentea. In questo modo, le attività commerciali possono accettare pagamenti direttamente da smartphone da parte del cliente che, registratosi al servizio, associa la sua carta di credito alla fidelity card. Agli acquisti successivi potrà così mostrare solamente la fidelity e confermare il proprio pagamento con un semplice tap sullo smartphone.
Al termine dell’operazione, il cliente avrà conferma via mail della ricevuta transazione. Potrà anche impostare limiti di spesa mensile, per ponderare meglio le uscite.
Unendo le funzioni del sistema fidelty con le potenzialità di interazione dello smartphone, il servizio non solo offre una nuova opzione per pagare comodamente, ma aiuta anche il merchant a migliorare la gestione dei clienti.
Scommettere su un approccio più evoluto ai programmi di fidelizzazione farà felici gli utenti, che sono sempre più abituati alla sintesi: lo stesso device per fare più operazioni, un solo ecosistema dove controllare più informazioni (dalle spese ai vantaggi accumulati, ad esempio).
Spetta quindi al retailer, per migliorare la sua immagine, andare oltre una visione standard della carta fedeltà, cogliendo le giuste occasioni per ampliare il range delle funzionalità connesse a questo tool, grazie anche a uno strumento semplice da usare e da implementare con il Pos.
Un’opzione perfetta per i contesti commerciali dove gli acquisti reiterati sono la norma, e tanto più, la fedeltà va protetta e incentivata.