Il Buy Now Pay Later (BNPL) può rappresentare un’alternativa credibile e vantaggiosa anche nell’ambito della ristorazione?
La domanda è legittima, a fronte di alcuni fenomeni che offrono uno spunto di riflessione in questo senso. Secondo i dati del Rapporto 2024 Censis/Italgrob, “14 milioni di italiani in corso d’anno, a causa dell’inflazione, hanno dovuto rinunciare una o più volte a recarsi presso locali del fuori casa”.
Rialzo dei prezzi e minore disponibilità economica sono tra le principali cause della rinuncia. Per i ristoratori non è certo una buona notizia.
Ma il Buy Now Pay Later può fare la differenza.
IL BNPL è un’opzione di pagamento che consente al cliente di pagare subito soltanto una parte del totale, e saldare l’intero importo successivamente, in più rate. La cifra restante viene addebitata sul conto o sulla carta che viene indicata da chi paga al momento dell’acquisto.
I consumatori scelgono sempre più spesso quest’opzione quando comprano online sui siti e-commerce, dove è ormai una scelta disponibile per diverse categorie merceologiche. Anche l’ambito food non fa eccezione, come dimostrano alcune sinergie tra leader globali di ambito fintech e food company al fine di offrire ai consumatori questa alternativa (perlopiù nel settore delivery).
Sebbene non sia ancora una pratica diffusa, il Buy Now Pay Later può essere implementato anche per il pagamento in presenza al ristorante. Dal punto di vista tecnico, per abilitarlo è sufficiente che il ristoratore si affidi ai fornitori di questo servizio per integrare l’opzione tra le altre consentite al momento del checkout.
Ma quali vantaggi e quali rischi si profilano?
Per prima cosa, è importante fare una precisazione: concedere al cliente di pagare in più rate non significa incassare dopo. Con la formula BNPL, il ristoratore ottiene infatti l’intero importo immediatamente, senza che il flusso di cassa ne risenta. Sarà il provider finanziario ad anticipare la parte d’importo che il cliente verserà in seguito.
I benefici di questa soluzione sono diversi.
Ma non esistono solo opportunità. E il ristoratore deve riflettere sui fattori di rischio.