Se in ambito consumer la formula Buy Now Pay Later ha guadagnato velocemente il consenso degli utenti e l’interesse dei merchant, la partita del Compra Ora Paga Dopo B2B è ancora tutta da giocare.
Le transazioni business to business in chiave digitale, dopotutto, hanno ampio margine di crescita. Secondo i dati dell’Osservatorio Digital B2B della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2023 l’e-commerce B2B di prodotto ha il valore di 265 miliardi di euro (in crescita del 10% rispetto all’anno precedente) ma era pari raggiunto il valore di 265 miliardi di euro (in crescita del 10% rispetto all’anno precedente) ma era pari “ancora solo al 21% del transato B2B italiano nelle filiere di prodotto”.
Inoltre, ad oggi solamente il 42% delle imprese ha almeno uno strumento di e-commerce avviato.
Quali sono i vantaggi di questa soluzione, e quali le possibili insidie?
In ambito B2B, l’opzione “Compra ora Paga dopo” rientra a pieno titolo nelle soluzioni più innovative di Supply Chain Finance, che consentono a un’impresa di finanziare il proprio capitale circolante, quindi un’ulteriore chance per la liquidità. Il riferimento alla Supply Chain sottolinea la rilevanza del fattore filiera e delle relazioni tra i diversi attori.
Nel caso del Buy Now Pay Later di ambito B2B, il vendor, che può essere ad esempio una grande azienda capofiliera, permetterà alle sue imprese clienti di acquistare prodotti o servizi dilazionando il pagamento in più rate. La dilazione avviene online.
Da un lato il buyer può ricevere la merce subito, senza un flusso di cassa in uscita immediato. Dall’altro l’impresa o il vendor che fornisce prodotti o servizi avrà subito il pagamento.
L’opzione Compra Ora Paga Dopo appare vincente in particolare per i clienti più piccoli di un fornitore, siano essi micro-imprese o retailer. Questi attori possono patire di più dinamiche come inflazione o aumento dei tassi di interesse e, al tempo stesso, avere meno appeal per chi concede accesso al credito.
Di fatto, il Buy Now Pay Later si traduce infatti in un prestito che poi il buyer dovrà ripagare (seppur a rate): una forma di accesso al credito più veloce e adatta ai player che hanno una storia creditizia o finanziaria più giovane e meno strutturata.
Con il Buy Now Pay Later, il potere d’acquisto nell’immediato cresce, in virtù della flessibilità consentita dalla rateizzazione. Per il piccolo retailer è anche un’ottima chance per accedere a beni che, a fronte di un esborso immediato, avrebbero un costo iniziale troppo elevato.
Questo può essere un importante vantaggio in termini di competitività. In alcuni ambiti, infatti, i clienti possono essere più sensibili al tema dell’assortimento. Il BNPL permette anche al piccolo esercente di fornirsi a dovere, così da non lasciare quote di mercato a competitor più aggressivi che possono comprare e pagare subito beni più costosi.
Pagare un po’ alla volta e in maniera flessibile consente anche di dedicare parte del flusso di cassa ad altre tipologie di spesa che possono portare vantaggi al business. Per esempio, può aiutare a ritagliare fondi utili per la formazione dei dipendenti o iniziative speciali per i clienti.
E i rischi? Sono perlopiù connessi a valutazioni errate che il piccolo retailer potrebbe essere indotto a fare.
Lato vendor, infatti, il Buy Now Pay Later è un mezzo per invogliare i clienti a fare ordini più grandi o più mirati ad articoli costosi che non sarebbe possibile comprare con fondi che non sono subito disponibili. Tuttavia, questo incentivo potrebbe tradursi in un rischio per il buyer. Il meccanismo, proprio come succede in ambito consumer, potrebbe spingere gli acquirenti a spendere troppo, sopravvalutando i volumi di vendita in prospettiva.
Occhio anche al tema commissioni e interessi, che, se presenti, potrebbero far lievitare le spese.
Infine, un aspetto meno visibile ma ugualmente rilevante, quello psicologico.
Il vendor viene pagato dalla banca, il buyer non paga nell’immediato, e l’esperienza di acquisto fluida e semplice potrebbe indurre il piccolo retailer a percepire come poco rilevante l’impatto economico dell’operazione rispetto al suo quadro generale. Attenzione, perché come dice il nome: dopo, ma pur sempre si paga.